Trieste Film Festival – Annunciati i film di apertura e di chiusura dell’edizione 2026

Le anteprime italiane del ritratto di Franz Kafka firmato da Agnieszka Holland e del film di Kirill Serebrennikov sulla fuga del medico nazista Josef Mengele apriranno il 37. Trieste Film Festival, il principale appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale. Franz inaugurerà la manifestazione venerdì 16 gennaio al Teatro Miela, mentre il 20 gennaio sarà The Disappearance of Josef Mengele ad accogliere il pubblico del Politeama Rossetti. La chiusura, sabato 24 gennaio, è affidata alla regista ungherese Ildikó Enyedi con il suo Silent Friend, sempre al Rossetti.

Il film di Holland, distribuito in Italia da Movies Inspired, arriva dopo il successo di Green Border (Premio speciale della giuria a Venezia nel 2023). Presentato a Toronto e San Sebastian, scelto dalla Polonia per gli Oscar 2026 e inserito nella shortlist EFA, approda ora in prima nazionale. Si tratta di un biopic ambizioso, dedicato all’iconico scrittore boemo del Novecento e costruito come un mosaico caleidoscopico che ripercorre la sua vita, dalla Praga ottocentesca fino alla Vienna del primo dopoguerra.

Con l’ingresso del festival al Politeama Rossetti arriva anche The Disappearance of Josef Mengele, in uscita nelle sale italiane dal 29 gennaio con il titolo La scomparsa di Josef Mengele (Europictures). Dopo l’anteprima mondiale a Cannes Premiere, il film debutta nel nostro Paese raccontando la latitanza sudamericana dell’uomo noto come “l’Angelo della Morte”. Nel secondo dopoguerra, Mengele fugge in Argentina, Paraguay e Brasile per costruirsi una nuova identità, ma attraverso lo sguardo del figlio che lo ritrova è costretto a fare i conti con ciò da cui ha sempre cercato di scappare. Il giorno successivo alla proiezione, il 21 gennaio, Serebrennikov terrà una masterclass moderata da Joël Chapron, storico collaboratore del Festival di Cannes.

La serata conclusiva è dedicata a Silent Friend di Enyedi, distribuito anch’esso da Movies Inspired, presentato in concorso a Venezia — dove Luna Wedler ha ricevuto il Premio Marcello Mastroianni — e incluso nella shortlist EFA. Il film ruota attorno a un maestoso ginkgo situato in un giardino botanico tedesco, osservatore silenzioso di oltre un secolo di esistenze. Tre storie si intrecciano: nel 2020 un neuroscienziato di Hong Kong avvia un esperimento inatteso; nel 1972 uno studente subisce una trasformazione attraverso l’osservazione di un semplice geranio; nel 1908 la prima donna ammessa all’università scopre, grazie alla fotografia, disegni nascosti nella flora più umile. Ognuno di loro tenta di instaurare un contatto, cambiato dal potere discreto e misterioso della natura. Nel pomeriggio dell’ultima giornata la regista incontrerà il pubblico in una masterclass.

Il festival si svolgerà a Trieste dal 16 al 24 gennaio con film, documentari, corti, masterclass e incontri con i protagonisti, dai grandi maestri agli esordienti, registi e attori, e con le loro storie, capaci di creare ponti tra Est e Ovest.

Tutte le info qui: https://triestefilmfestival.it/

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